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Aiuti per il Nepal

Nella riunione di lunedì 4 maggio 2015 il Consiglio Direttivo della Sezione ha deliberato di stanziare la somma di 200€ in aiuto delle popolazioni colpite dal terremoto in Nepal.

Tra le varie segnalazioni di queste settimane abbiamo scelto di versare il nostro contributo a favore di:

ASSOCIAZIONE "FINALE FOR NEPAL"
CASSA DI RISPARMIO DI SAVONA
AG. DI FINALBORGO
IBAN: IT36D0631049410000004171380
CAUSALE: "Terremoto in Nepal”

su proposta dei soci Augusto Bertolotto e Chiara Sandri che conoscono i volontari di questa associazione e sono in contatto con loro; potete leggere maggiori informazioni nel file allegato.

Vi segnaliamo anche le seguenti iniziative:

  • Grazie al progetto RARAHIL MEMORIAL SCHOOL di Fausto De Stefani è possibile dare un aiuto diretto; le nuove strutture della scuola, costruite recentemente coi criteri antisismici occidentali, hanno retto al terribile sisma e sono diventate un importante presidio medico per il primo soccorso e per la distribuzione alimentare di migliaia di pasti caldi al giorno.
    E’ possibile fare un versamento postale su
    c\c n. 14866461 Intestato a Fondazione Senza Frontiere- Onlus
    Via s. Apollonio, n.6 - 46042 Castel Goffredo (Mantova)

Causale: Progetto Rarahil
oppure tramite bonifico bancario su
c/c n. 8936 presso: Banca di Credito Cooperativo di Castel Goffredo (Mantova)
Codice IBAN IT-14-U-08466-57550-000000008936

Causale: “Progetto Rarahil”

  • Il socio Giancarlo Grigoletto segnala un gruppo di “amici del Nepal” che fa capo a Floriano Castelnuovo e che sta organizzando una raccolta fondi da destinare a iniziative di solidarietà: scuole, ospedali, aiuti alle famiglie, preferibilmente nella Valle del Khumbu per aver modo di seguire e controllare il buon esito degli interventi

Bonifici bancari:

Banca Credito Valtellinese ABI 05216
Numero rapporto 806034  intestat. Nava Lucilla
IBAN  IT21S0521611081000000806034
Causale bonifico: “Terremoto Nepal 2015 Valle del Khumbu Everest”

L'Associazione di Volontariato FINALE FOR NEPAL,

http://www.finalefornepal.org, referente Carlo Mamberto, in collaborazione con il COMUNE DI FINALE LIGURE e l'Associazione di Volontariato VOLONTARI SENZA FRONTIERE

http://www.volontarisenzafrontiere.org, referente Claudia Maistrello, ha cominciato dal 26 Aprile una raccolta fondi in aiuto della popolazione Nepalese colpita gravemente dal forte terremoto che ha distrutto una parte del paese, provocando distruzione e vittime.

Chi fosse interessato ad aiutare può farlo mandando anche piccole somme a questo numero di conto, e con la seguente causale:

ASSOCIAZIONE "FINALE FOR NEPAL"

CASSA DI RISPARMIO DI SAVONA

AG. DI FINALBORGO

IBAN: IT36D0631049410000004171380

CAUSALE: "Terremoto in Nepal”

Al momento i volontari stanno portando beni di prima necessità. Attualmente è presente un team di 30 persone in loco con furgoni per uso turistico adibiti a cargo, e coordinatori italiani e nepalesi SEMPRE in contatto con l’associazione in Italia.

Maggiori informazioni sulle attività concrete di questi giorni si possono trovare direttamente sulle rispettive pagine Facebook delle associazioni:

https://www.facebook.com/pages/FINALE-FOR-NEPAL/137558092935638

https://www.facebook.com/pages/Associazione-Volontari-Senza-Frontiere/47413078660

Di seguito alcune notizie sulle associazioni coinvolte nel progetto:

Associazione Finale for Nepal (Carlo Mamberto)

Nel 2009 un gruppo di ragazzi finalesi appassionati di arrampicata e outdoor, decidono di sviluppare un progetto di promozione dell'arrampicata sportiva in Nepal. Uno di questi ragazzi vive e lavora in Nepal, e da qui il filo conduttore che lega il paradiso dell'arrampicata al regno dell'alpinismo in alta quota. Si pensa ad una piccola festa di "arrampicata" per raccogliere fondi e chiodare nuove falesie nel paese Asiatico. Nasce così la prima edizione dell'evento "Finale for Nepal".

Con il passare dei mesi, il gruppo di amici diventa "Associazione di Volontariato" e sposa diversi progetti nel paese asiatico. Nell'Aprile del 2010 il gruppo di amici raggiunge il Nepal per visitare diverse zone rurali, i vari progetti ed attrezzare una falesia. Da qui il primo contatto con l'etnia "Chepang", di fatto la più povera del paese. Al momento, l'associazione "Finale for Nepal", supporta al 100% l'Himalayan Primary School (Ex Dutch Mountain School), occupandosi dell'istruzione di ben 40 bimbi in una regione remotissima del Nepal. Inoltre, sponsorizza una piccola palestra indoor nel centro di Kathmandu, offrendo corsi di arrampicata a bimbi orfani e bisognosi.

Assieme ad istruttori NMA (Nepal Mountaneering Association), proprio da questa palestra, nascono corsi gratuiti per diventare guide di montagna, e trovare quindi lavoro nelle moltissime agenzie di trekking presenti in Nepal. Un altro dei progetti di rilievo è quello dei "Green Soldiers", che si occupano di ripulire la città di Kathmandu, i villaggi nelle regioni più remote del paese, e i sentieri dei percorsi trekking in Himalaya.

Nel giro di 4 anni, l'Associazione, grazie anche alla raccolta fondi effettuata nei vari eventi di "Finale for Nepal", ha messo in piedi una serie di progetti sociali e sportivi di grande valore morale.

Associazione Volontari Senza Frontiere

Associazione Onlus riconosciuta dalla Regione nata 10 anni fa da un gruppo di volontari di Nole e dell’area del Torinese, accomunati dal desiderio di partecipare concretamente alla realizzazione di attività che favorissero lo sviluppo nei paesi più poveri, il Nepal è il paese in cui sono concentrati i nostri interventi e qui siamo riconosciuti come ONG internazionale dal 2003, con un accordo con il locale Ministero del Welfare.

L’associazione si compone di un network di 200 famiglie che ogni anno decidono di destinare parte del loro reddito a progetti per la solidarietà internazionale. Lavora con volontari, in Italia e all’estero, che mettono a disposizione tempo, competenze ed entusiasmo con il sogno di contribuire, nel loro piccolo, ad un processo di cambiamento sociale che coinvolga insieme il paese beneficiario degli aiuti e l’Italia.

L’accoglienza è il nucleo del progetto nel suo complesso, poiché permette di riscattare i bambini particolarmente a rischio e reintegrarli in società, agendo nel frattempo per migliorare le condizioni economiche delle famiglie e permettere ai bambini di crescere in un ambiente nel rispetto dei diritti dell’infanzia. Il numero di bambini orfani, abbandonati o a rischio di traffico di minori è particolarmente elevato nella zona di intervento, soprattutto a causa delle migrazioni verso l’India

Principali progetti:

La Tikapur Children Home (TCH) in funzione dal 2003 costituisce la componente fondamentale del progetto IDP.

La struttura ospita 26 bambini, orfani o che appartengono a famiglie in condizioni di povertà e provengono principalmente dalle comunità Mukta Kamaiya e Sukumbasi.

I bambini ospitati provengono da situazioni molto diverse fra loro: bambini che hanno subito la perdita di almeno uno dei due genitori e vivono con altri membri della famiglia; oppure che sono stati abbandonati dopo il secondo matrimonio o non riconosciuti come membri della famiglia; molti di loro provengono da famiglie di senzaterra o da famiglie i cui membri non hanno entrate finanziare continuative e non sono in grado di garantirne il sostentamento; alcuni dei bambini hanno i genitori, ma affetti da disturbi mentali o handicap fisici tali da non poter provvedere alla cura e al sostentamento del minore. Negli ultimi anni abbiamo inoltre aperto le porte della TCH a bambini che si trovavano in situazione di rischio di lavoro minorile o prostituzione (in particolare kamlari e badi), o già impiegati nel lavoro minorile e non avevano mai frequentato la scuola;

Agli ospiti vengono offerti vitto, alloggio, cure mediche, vestiario ed istruzione presso un istituto privato, fino al raggiungimento del diploma (School Leaving Certificate). All’ottenimento del titolo i ragazzi/e vengono reintegrati in famiglia e/o in società.

Borse di Studio

In Nepal l’istruzione dovrebbe essere gratuita fino al termine del ciclo di studi superiori (decima classe, cui segue lo School Leaving Certificate). In pratica però, solo l’istruzione primaria (fino alla quinta classe) è realmente accessibile per quasi tutti indipendentemente dal ceto sociale di appartenenza. A partire dalla sesta classe infatti, anche le scuole pubbliche sono costrette ad introdurre delle rette mensili, rendendo i costi scolastici insostenibili per moltissime famiglie. Ciò, unito ad un’ancora mal radicata cultura dell’istruzione come diritto/dovere, implica innanzitutto un alto tasso di dispersione scolastica tra la quinta e la sesta classe, soprattutto nei villaggi o comunque tra le famiglie meno abbienti; a questo si aggiunge il malcostume di privilegiare l’istruzione dei figli maschi e dunque una considerevole discriminazione di genere. Ciononostante, gli sforzi effettuati dal governo nepalese soprattutto durante l’ultimo decennio hanno moltiplicato le iscrizioni alla scuola primaria, senza però un corrispondente incremento delle risorse. Il risultato è stato un drastico calo della qualità media sia delle strutture scolastiche che dell’insegnamento, in particolar modo  nelle tante scuole sorte fuori dai centri cittadini per far fronte alla nuova domanda e alla sua esplosione. D’altra parte, seppur deficitarie, queste ultime sono certamente necessarie.

Attraverso il progetto borse di studio si intende diminuire il tasso di analfabetismo, aiutare le famiglie delle comunità e conseguentemente limitare il lavoro minorile nelle zone rurali.

Il progetto è indirizzato principalmente ai ragazzi provenienti dai villaggi che si trovano nell’area circostante a Tikapur, in particolare alle comunità dei Mukta Kamaiya (ex-lavoratori vincolati), Sukumbasi (senza terra) e Dalit (intoccabili).

L’obiettivo del progetto è quello di supportare l’educazione primaria e...

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