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Aggiornamento ARTVa digitali e autosoccorso

Giovedì 22 novembre 2018 – Scuola Conforto 
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alle ore 21 nella Sala Polifunzionale del Patronato Leone XIII

Aggiornamento ARTVa digitali e autosoccorso

Ricerca di travolti da valanga e modalità di scavo.
Evento aperto a tutti, soci e non soci

L’ARTVa, la cui sigla significa Apparecchio di Ricerca Travolti da Valanga, è un dispositivo elettronico trasmettitore e ricevitore a 457 KHz, che consigliamo venga indossato da tutti coloro che frequentano pendii ripidi innevati a piedi, con sci, snowboard, o ciaspole.

Essere travolti da una valanga è una esperienza drammatica sia per chi viene sepolto sia per i compagni di escursione, che pur non coinvolti, dovranno controllare le proprie emozioni ed effettuare con efficienza la ricerca e il disseppellimento.

La probabilità di sopravvivenza per un sepolto da valanga è del 93% se esso viene disseppellito entro 18 minuti, ma dopo 35 minuti dal travolgimento, a causa della scarsità di aria all’interno del manto nevoso, le probabilità scendono al 30%. Pur allertando subito il 118, che potrà intervenire con unità cinofile o con altri sistemi, il poco tempo a disposizione impone che siano gli stessi compagni di escursione ad iniziare immediatamente il recupero portando il proprio ARTVa in ricezione e mettendo in atto precise strategie di ricerca e un metodo di scavo efficace.

Ogni escursionista dovrebbe essere dotato del kit ARTVa, pala e sonda: infatti l’apparecchio localizza il sepolto, la sonda lo individua con precisione e la pala serve ad asportare velocemente la neve. Se per una persona allenata servono almeno 7 minuti per individuare un sepolto, sono poi necessari almeno altri 9 minuti per disseppellirlo con la pala. Nel corso della serata si illustrerà il metodo di scavo coordinato detto a “convogliatore” che rispetto ad una modalità di scavo improvvisata e non coordinata fa risparmiare diversi minuti.

Verranno descritti i modelli più recenti di ARTVa digitali, che rispetto a quelli più vecchi di tipo analogico sono più semplici da usare e offrono maggiori prestazioni. Una di queste è la capacità di risolvere situazioni con seppellimenti multipli mediante la funzione di marcatura: una volta individuata con la sonda la prima persona sepolta, si preme il pulsante marcatura che esclude artificiosamente dal campo di ricerca il suo apparecchio; ciò consente di procedere alla localizzazione di altre persone ancora seppellite ripetendo l’operazione di marcatura.

Ovviamente l’ARTVa non è un dispositivo che ci avvisa quando arriva la valanga! Quando dovremo usarlo significa che l’evento è già accaduto: si consideri che su 100 persone coinvolte comunque 7 perdono la vita a causa dei traumi subiti al momento del travolgimento. E’ opportuno conoscere il proprio apparecchio, controllare l’efficienza delle batterie e svolgere almeno una esercitazione all’anno.

Resta indispensabile attivare sempre dei metodi di scelta e condotta della escursione che riducano al minimo il rischio di essere coinvolti da una valanga. Questo tema verrà trattato nella serata del 6 dicembre.

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